Il catechista tra vocazione e responsabilità
Vocazionalmente chiamato, responsabilmente formato. Questo il titolo del corso di formazione per catechisti organizzato dalla Parrocchia di S. Albina. Il percorso formativo vuole essere un approfondimento del documento dei vescovi “ educare alla vita buona del vangelo” orientamenti pastorali dell’episcopato per il decennio 2010-2020.
“Educare non è mai stato facile, ma oggi appare a molti genitori, docenti, sacerdoti e catechisti, educatori un’impresa ardua e spesso addirittura impossibile”. Così scrive nell’introduzione al documento Mons. Cesare Nosiglia. Raccogliendo questa problematica e cercando di dare risposta concreta alla sfida educativa, il corso ha come obiettivo non solo di risvegliare nei catechisti la vocazione a servire la chiesa attraverso la formazione dei ragazzi, degli adulti e delle famiglie ma anche a svolgere tale servizio con grande responsabilità. Una responsabilità verso se stessi, perché non si può dare ciò che non si possiede ma anche una responsabilità verso gli altri perché per educare sono necessarie sia conoscenze teoriche sia competenze metodologico – comunicative.
La seconda parte del corso riguarderà la creatività e il pensiero laterale. il catechista non è colui che incontra il gruppo una volta a settimana per leggere insieme il testo o rispondere alle domande sul quaderno attivo; questi sono strumenti preziosi di approfondimento, da usare tuttavia, con grande capacità creativa. Le persone infatti hanno una propria modalità di apprendimento, è bene dunque che il catechista acquisisca tecniche e competenze educative che utilizzino insieme la mente razionale e quella emotiva.
Il corso di formazione sarà tenuto dalla dott.ssa Susi De Renzi formatrice. Lavora come progettista e formatrice d’aula presso aziende e scuole, collabora con l’Arcidiocesi di Gaeta per la formazione degli insegnanti di religione e degli operatori pastorali.
Fare catechesi è sostanzialmente rispondere ad una chiamata. Molti sono i catechisti che hanno detto il SI della disponibilità e dell’impegno. Il percorso formativo sarà per loro una possibilità di crescita personale ma anche di incontro per condividere la responsabilità educativa.
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