“UNA STATUA DUE STORIE – SAN MASSIMO MARTIRE DI ROMA E SAN MASSIMO LEVITA E MARTIRE D’AVEIA- “PATRONI” DI ROCCASECCA DEI VOLSCI”.
La ricerca legata alle origini del Santo protettore di Roccasecca abbina nella figura dell'antico martire due diverse storie di santi: San Massimo Martire di Roma e San Massimo Levita e Martire dell'Aveia.
Questo inatteso doppione legato alla confusione popolana dell'ottocento a Roccasecca affonda le sue radici nella storia. E l'interessante ricerca di "Peppino" ha fatto emergere notizie della tradizione cristiana legata al culto dei santi. Quella tradizione, quella cultura, quella civiltà medievale, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia di Roccasecca dei Volsci e dei suoi protettori.
La ricerca legata alle origini del Santo protettore di Roccasecca abbina nella figura dell'antico martire due diverse storie di santi: San Massimo Martire di Roma e San Massimo Levita e Martire dell'Aveia.
Questo inatteso doppione legato alla confusione popolana dell'ottocento a Roccasecca affonda le sue radici nella storia. E l'interessante ricerca di "Peppino" ha fatto emergere notizie della tradizione cristiana legata al culto dei santi. Quella tradizione, quella cultura, quella civiltà medievale, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia di Roccasecca dei Volsci e dei suoi protettori.
Il 27 novembre c. a. è stata presentata presso la chiesa di S. Maria Assunta in Cielo l’ultima fatica di Giuseppe Papi, dedicata alla storia del santo patrono San Massimo Martire e a San Massimo Levita e Martire de L’Aveia.
Il programma è stato preceduto dalla celebrazione della S. Messa, con il Coro Vox Magna di Roma, con cantori provenienti dal coro del Vicariato Vaticano e dalla Cappella Giulia della Basilica di San Pietro.
Molto belli e toccanti sono stati i brani in latino della messa gregoriana, cantati a cappella, cioè senza accompagnamento strumentale.
Per molti fedeli è stato come tornare bambini, quando ancora la messa veniva celebrata direttamente dal prete con canti gregoriani.
Il programma è proseguito con la presentazione del libro, svolta chiaramente in chiesa perché non c’era luogo più adatto a tale manifestazione: la statua del patrono e molti riferimenti storici ed iconografici sono nella chiesa.
Successivamente sono intervenuti:
Francesco MANNINO – Archivio di STATO di LATINA
Stefano PAGLIAROLI - Università di VERONA
Lucrezia SPERA – Università di Tor Vergata ROMA –
Daria MASTRORILLI - Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana
Giuseppe PAPI – Autore del libro
Erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Maenza, Prossedi, Giuliano di Roma, il Prof. Luigi Zaccheo Presidente del Consorzio delle Biblioteche dei Monti Lepini ed Ausoni, il Sig. Botticelli Presidente della Associazione Nazionale Carabinieri in congedo- Sezione di Priverno, il Sig. Tommaso Iacoacci Fiduciario Slow Food , il personale dell’Archivio di Stato di Latina.
Molti gli amici ed appassionati di storia locale, che con la loro presenza hanno voluto gratificare l’amico-autore.
Per il paese è una data da non dimenticare.
Renato Quattrini
Renato Quattrini
Nessun commento:
Posta un commento