venerdì 25 marzo 2011

La famiglia Garibaldi a Valvisciolo (LT)

Sermoneta e le Scuole pronte ad incontrare la Storia
La famiglia Garibaldi a Valvisciolo lunedì 28 marzo
Sarà resa pubblica la lettera autografa
di Garibaldi conservata all'Abbazia di Valvisciolo

Sermoneta e le Scuole sono pronta ad incontrare la Storia. Lunedì 28 marzo, alle ore 10.30 presso l'Abbazia di Valvisciolo, arriveranno gli eredi di Giuseppe Garibaldi, l'eroe dei due mondi. La Contessa Maria Stefania Ravizza Garibaldi, nipote diretta di Menotti Garibaldi, primogenito di Giuseppe, incontrerà gli studenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado di Sermoneta per una “lezione-dibattito” su Garibaldi ed il Risorgimento.
Con l'occasione, sarà resa pubblica la lettera autografa di Giuseppe Garibaldi conservata nella Galleria White dell'Abbazia di Valvisciolo, gentilmente concessa dal signor Guglielmo Guidi. Custodito in una bacheca protetta dal vetro, questo importante cimelio rinascimentale scritto da Garibaldi all'indomani dello sbarco dei Mille sarà visibile ai ragazzi, insieme a foto d'epoca che ritraggono l'Eroe dei due mondi. La famiglia Garibaldi porterà a Valvisciolo alcuni cimeli appartenuti al prestigioso antenato.
“Sermoneta vuole celebrare al meglio il 150° anniversario dell'Unità d'Italia invitando i discendenti di colui che ha maggiormente contribuito all'unificazione nazionale, coinvolgendo in modo particolare i giovani e la Scuola”, spiegano il Sindaco Giuseppina Giovannoli e l'Assessore alla Pubblica Istruzione Mafalda Cantarelli. “Sarà un momento importante di confronto per i nostri studenti, che potranno apprendere direttamente dalla famiglia Garibaldi gli aneddoti del Risorgimento, quegli aspetti storici che non si trovano sui libri di Storia”.
Maria Stefania Ravizza Garibaldi ha 83 anni ed è la nipote di Menotti Garibaldi, figlio primogenito di Giuseppe ed Anita. È proprietaria del Casale di Carano-Garibaldi, dove il nonno Menotti è vissuto e dove c'è la tomba di famiglia, nella quale è sepolto Menotti e tutti i suoi discendenti.

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